Yuri Oggiano – 461 giorni, tanti ne erano passati dall’ultima sconfitta interna della Roma in campionato. Dopo l’Atalanta, capace di imporsi allora per 2-0, tocca al Napoli passare all’Olimpico, con un 2-1 che interrompe la striscia di 24 risultati utili consecutivi e il record assoluto di vittorie casalinghe. Era il 29 novembre 2015 quando Gomez e Denis confezionarono l’ultima sconfitta interna dell’era Garcia. Da quel momento la Roma, in casa, ha messo insieme 20 vittorie e 4 pareggi, ma la doppietta di Mertens rimette in discussione tutto, non solo il secondo posto: allenatore, valore della rosa, capacità di investimento del club. L’ambiente, ossessionato dalla vittoria, è di nuovo esploso. Eppure la stagione mantiene ancora la Roma in corsa su tutti e tre i fronti, anche se, indubbiamente, le sconfitte subite negli ultimi giorni contro Lazio e Napoli complicano parecchio le cose.
Ad ammorbidire in parte il verdetto, sabato, ci ha pensato Strootman. Il gol dell’olandese pesa come un macigno nel confronto a distanza con il Napoli, perché permette alla Roma di mantenere il vantaggio sulla squadra di Sarri in caso di arrivo a pari punti. Ma questo, ovviamente, non basta a consolare gli animi scossi dei tifosi giallorossi. Nella settimana appena trascorsa la Roma ha mostrato di nuovo una preoccupante fragilità difensiva, che invece, nel corso delle settimane precedenti, sembrava aver risolto. Sia lo schieramento a 3 tenuto contro la Lazio che quello a 4 scelto sabato scorso, hanno mostrato pericolose falle, forse in virtù di uno scadimento di forma complessivo che coinvolge anche l’attacco, molto meno efficace rispetto al periodo precedente. Spalletti, però, non è d’accordo, o forse non vuole esserlo, anche se in realtà i numeri della stagione testimoniano un sovraccarico evidente per alcuni componenti della rosa. Dzeko, Nainggolan e Strootman hanno già oltrepassato i 3000 minuti di gioco, Fazio lo farà a breve. Le alternative, del resto, non convincono a pieno il tecnico, che già a gennaio aveva avvertito sui pericoli legati a questa fase della stagione. Ma adesso non resta che accantonare gli alibi e provare ad aggiustare in fretta le cose. La Roma è in buona parte ancora padrona del proprio destino, soprattutto in Europa League. Giovedì a Lione bisognerà dimostrare di poterlo ancora gestire.
Yuri Oggiano