Yuri Oggiano – Tutto facile per la Roma che come la Juventus, pochi giorni fa, batte il Crotone per 2-0. Una prova da grande squadra che permette ai giallorossi di tornare al secondo posto, scavalcando il Napoli, restando a 7 punti dai bianconeri. E’ la sesta vittoria in trasferta per la Roma ma soprattutto l’11 esima gara in cui la difesa rimane imbattuta, record in Serie A e seconda piazza in Europa dietro al Chelsea.
A decidere la partita è Nainggolan dopo una settimana turbolenta iniziata con la “sciacallata” di due “bischeri” che lo filmano mentre dice di “odiare la Juventus”. La risposta migliore è sul campo e il belga, come capita spesso, non fallisce, caricandosi la Roma sulle spalle dopo il rigore tirato fuori da Edin Dzeko. Una maledizione per il bosniaco che sbaglia il settimo penalty dei 16 calciati nella sua carriera. Durante questa stagione l’errore dal dischetto arrivò anche ad Udine in una partita, che il solito Nainggolan, aveva già fatto pendere dalla parte della Roma. Quel giorno l’attaccante non incise sul match pagando lo scotto emotivo di un errore che poteva costare carissimo. Contro il Crotone, però, la reazione è arrivata nel secondo tempo quando Dzeko è stato molto presente colpendo un incrocio dei pali prima di timbrare il cartellino per la 18 esima volta in questo campionato, su assist di Salah. Spalletti può soltanto sorridere visto che la coppia dei sogni continua a fare bene nonostante il cambio di modulo.
Sono invece tre i difensori centrali di una Roma che ha dimenticato presto le reti subìte dalla Sampdoria tornando impenetrabile. Non deve ingannare l’avversario perché i giallorossi, ad inizio stagione, concedevano palle gol a tutte le squadre subendo molte reti. E allora ha ragione Rudiger quando dice che la partita di Genova è stata soltanto “un’eccezione” visto che la Roma, nel 2017, in campionato, ha raccolto la palla nel sacco soltanto a Marassi a fronte di sei partite giocate.
Per i giallorossi ora arriva il bello, sette match in 21 giorni contro Villarreal, Torino, Inter, Lazio e Napoli dove si deciderà il futuro della Roma e chissà, forse anche quello di Spalletti.
Yuri Oggiano