Due trasferte, due gol, sei punti. La Roma non poteva chiedere di più alla doppia gita fuori porta contro Genoa e Udinese. Vittorie doppiamente utili: per continuare a sperare in qualche passo falso della Juve e per tenere il secondo posto, visto che la concorrenza in zona Champions è tanta e non rallenta. Una volta si sarebbe chiamata partita all’inglese: tante occasioni, un bello stadio, un arbitro che fischia poco e un freddo cane. Udinese-Roma è finita come doveva finire, con la squadra più forte a prendersi i tre punti, ma non è stata una partita banale. L’avvio della Roma è imperioso, ma Dzeko – con la porta davanti a se – sembra tornato indietro di un anno: Strootman lo manderebbe in gol, da solo, dopo 100 secondi, ma il bosniaco alza il semplice pallonetto su Karnezis in uscita. Fa peggio al 17’, quando Damato fischia un rigore per fallo di mano di Faraoni: il tiro è una specie di trasformazione stile rugby, che vola in cielo. Spalletti maledice l’assenza di Perotti, che in campionato aveva segnato 6 penalty su 6. Tra i due errori di Dzeko la Roma infila un’altra occasione clamorosa (assist di Nainggolan per El Shaarawy, che si fa ipnotizzare da Karnezis) e il bel gol del vantaggio: tiro al volo di Nainggolan, da grande attaccante, su verticalizzazione di Strootman, che gioca una gara ad alto livello. Nella ripresa, Delneri prova con tre punte pesanti – Zapata, Thereau e Perica, che prende il posto di Jankto – costringendo anche Spalletti a una variazione: entra Totti al posto dello spento El Shaarawy e il numero 10 giallorosso arriva a 25 anni solari in serie A. La Roma passa alla difesa a cinque, con Paredes davanti alla difesa e Totti dietro a Dzeko, in un centrocampo a rombo. La partita cala un po’, perché l’Udinese non riesce a buttarla sul fisico come vorrebbe e perché la Roma, che non ha cambi in panchina, non è brillante quando parte in contropiede. Dzeko si mangia un altro gol e Totti rischia un dribbling nella sua area che fa venire un infarto a Spalletti, ma non c’è mai la scintilla perché l’Udinese possa risalire. La Roma torna a casa felice, l’Udinese non si deve preoccupare.
Francesco Trinca