Sampdoria-Roma: Muriel e Schick stendono i giallorossi

David Moresco – Alla Roma non è riuscito il miracolo dell’andata, quando all’Olimpico bastarono gli ingressi di Totti e Dzeko per rimontare una partita che sembrava ormai persa. Questa volta non c’è stato nulla da fare. 71’ e 73’, due minuti fatali per i giallorossi: prima Schick e poi Muriel, sono loro a frenare i sogni scudetto della Roma. La Juventus per ora è a +4, in attesa del recupero contro il Crotone che potrebbe portarla  a +7. Distanza quasi incolmabile. Come quella tra Muriel e Vermaelen: il difensore, schierato a sorpresa come sostituto di Manolas, non è mai entrato davvero in partita, andando in tilt di fronte ai colpi del colombiano, troppo veloce e troppo tecnico per il centrale belga. La difesa, che sembrava aver trovato la quadratura del cerchio, ha perso la bussola ed ha subito gol dopo 344 minuti di imbattibilità. Non basta il rigore negato su Dzeko al 94esimo per trovare un alibi, perché non ce ne sono. La sconfitta a Genova mostra il vero problema della compagine giallorossa: non ci sono ricambi e giocano sempre gli stessi. Dzeko, Strootman, Nainggolan, Fazio, Bruno Peres e Szczesny. Tutti loro hanno collezionato più di 2000 minuti di gioco, troppi per chi vuole competere su più fronti e mantenere la freschezza fisica. Servono sostituti all’altezza per far rifiatare i titolari e di tempo ormai ce n’è poco. Domani è l’ultimo giorno di mercato e si attendono rinforzi tentare di recuperare punti sulla Juventus, che non sembra volersi fermare. La sconfitta brucia e fa male, l’importante sarà non gettare la spugna e invertire da subito la rotta. La Roma, che in campionato dopo una sconfitta ha sempre vinto, sa rialzarsi. In questo senso il match infrasettimanale di Coppa Italia contro il Cesena aiuterà i giallorossi a dimenticare in fretta la sfida di Genova e concede la possibilità di riprendere da subito il cammino della vittoria.

David Moresco29

La Roma non è Schick, vince la Samp

Lavinia Colasanto – Brusca frenata della Roma che inciampa contro la Sampdoria, a Marassi, per 3 a 2, in una partita dall’andamento rocambolesco, quasi sulla stessa riga dell’andata. Questa volta Muriel, con tanto di deviazione di Nainggolan, la decide, mentre ai giallorossi non basta andare in vantaggio per due volte, prima con Bruno Peres e poi con Dzeko che torna al gol lontano dall’Olimpico dopo tre mesi. Marassi si conferma stregato per la Roma, rimangono soltanto 19 le vittorie in 117 apparizioni.

La difesa, che tanto aveva fatto bene nelle ultime partite, si riscopre improvvisamente fragile, priva di Manolas a cui Spalletti ha preferito Vermaelen e proprio questo, forse, ha incrinato gli equilibri trovati finora. Non un’ottima prova del belga, apparso lontano da una condizione ottimale e da quella sicurezza che negli anni l’ha contraddistinto. La Roma, inoltre, torna a subire tre gol, non accadeva dalla partita, sempre in trasferta, contro il Torino di Mihajlovic quando i giallorossi persero sotto i colpi di Belotti e Iago Falque.

La Roma, come successo spesso negli anni precedenti, ha sofferto il pressing asfissiante dell’avversario con molti palloni sporchi usciti dai piedi di De Rossi e compagni che Dzeko ha provato a trasformare in oro. Il bosniaco ha trovato il 15 esimo sigillo in campionato e il quinto gol in trasferta, cosa che non accadeva dal 3-1 rifilato al Sassuolo. Una magra consolazione per Spalletti, che anche senza Salah, può contare sul suo bomber, punto di congiunzione tra il centrocampo e l’attacco.

Il tecnico dovrà rimboccarsi le maniche e tenere alta la concentrazione visto che mercoledì la Roma tornerà in campo contro il Cesena per la Coppa Italia mentre in campionato, all’Olimpico, è attesa una Fiorentina in salute che sta rincorrendo la zona Europa.

La Juventus davanti prova a scappare, tornando a +4 con una partita da recuperare, l’Inter da dietro prova a rientrare e a sedici giornate dal termine non c’è più spazio per sbagliare. Tra mercato e campo la Roma prova a capire quale sarà il suo futuro perché ora l’obiettivo è soltanto uno: ripartire e dimenticare in fretta la gara di Genova.

Lavinia Colasanto

Tutti i numeri di Clement Grenier, talento e qualità da vendere al servizio di Luciano Spalletti.

Per formula e cifre, la Roma potrebbe aver piazzato il colpo migliore del mercato di gennaio in Serie A. Stiamo parlando di Clement Grenier, una scommessa che i giallorossi possono soltanto vincere. Classe ’91, Grenier ha compiuto 26 anni lo scorso 7 gennaio ed è stato prelevato dal Lione in prestito con diritto di riscatto fissato a 3,5 milioni di euro. Bruscolini per un giocatore che, se sta bene, fa tutta la differenza del mondo.  Purtroppo è doveroso usare il condizionale, perché Grenier rientra nella categoria dei ‘talenti di cristallo’. Nel 2014 il primo vero infortunio della sua carriera lo costrinse a saltare un Mondiale con la Francia che avrebbe meritato dopo l’ottima stagione al Lione. Cresciuto nelle giovanili del club francese, Grenier ha firmato il primo contratto da professionista a 17 anni e da lì a poco arrivò anche il debutto in prima squadra dopo la vittoria del titolo europeo con la nazionale Under 19. Tuttavia fu dopo il Mondiale Under 20 del 2011 che Grenier si prese un ruolo da protagonista al Lione. Con Garde in panchina divenne presto un titolare inamovibile, complce l’addio di Pjanic e i problemi fisici di Gourcuff. La stagione 2012/2013 è quella della sua esplosione: Grenier trascinò il Lione in Champions con goal fantastici, di destro ma anche di sinistro nonostante non sia il suo piede. Da Pjanic impara a battere le punizioni, vedere per credere quella contro il Nizza. Elegante, tecnico e con una visione di gioco sopraffina. In Europa ci mettono poco ad accorgersi di lui. Zidane consiglia a Florentino Perez di portarlo al Real Madrid, Villas Boas lo chiede esplicitamente al Chelsea che nel gennaio 2013 arriva a offrire quasi 10 milioni al Lione per convincerlo a privarsene. Il presidente Aulas però non vuole cederlo e non ascolta ragioni.  Nel frattempo Grenier in campo dà spettacolo, viene inserito nella lista dei pre-convocati della Francia per i Mondiali 2014, ma è proprio nel momento migliore che la sua carriera subisce una brusca frenata. Prima un infortunio, poi una ricaduta, poi un altro infortunio. Paragonato inizialmente a Gourcuff per gli aspetti positivi, grande tecnica e talento, Grenier finisce per ricordarlo anche per quelli negativi, primo fra tutti la grande fragilità fisica. Salta quasi totalmente la stagione 2014/2015, rientra in quella successiva ma si fa nuovamente male.

Francesco Trinca

Berdini: “Stadio della Roma? Ci prenderemo un mese in più per la Conferenza dei Servizi”

(E.Bandini) – L’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Paolo Berdini, ha partecipato al convegno “La città del futuro, Roma 2030 l’architettura come risorsa“. A margine dell’evento, andato in scena alla Casa dell’Architettura a piazza Manfredo Fanti 47, l’esponente della Giunta a 5 Stelle ha rilasciato alcune dichiarazioni ai nostri microfoni. Queste le sue parole sullo Stadio della Roma:

Ci sono novità sullo stadio della Roma?
No, non so niente.

La seduta della Conferenza dei Servizi del 31 gennaio sarà decisoria?
Dovrebbe.

La Conferenza dei Servizi chiuderà i lavori il 31 gennaio?
Non credo.

L’ipotesi della riduzione cubature?
Bisogna tornare al piano regolatore.

Se però si conclude il 31 non c’è tanto tempo…
Non ci sono ancora i pareri, vediamo. C’è tempo.

Vi prenderete un altro mese di tempo?
Certo, lo prevede la legge.

Ci sarà quindi l’interruzione di un mese…
Ancora non ci danno la convenzione, ce l’hanno data 7 giorni fa. Abbiamo il diritto, poi lo prevede la legge.

Lo stadio si farà?
Non lo so, voi sapete la mia posizione che è nota. Io spero che la Roma stia nelle regole. La città non può tirare la “giacca” come ha fatto in questi 20 anni, deve essere una cosa seria.

Le ultime vicende che hanno coinvolto la Raggi possono cambiare le cose?
Penso di no, mi sembra una cosa da niente.

Quindi non influiranno…
No.

Serie A – Le formazioni della 22a giornata

Queste le probabili formazioni della giornata numero 22 di Serie A, in programma tra sabato e domenica:

LAZIO-CHIEVO, sabato ore 18 

Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, Wallace, de Vrij, Radu; Parolo, Biglia, Milinkovic-Savic; Felipe Anderson, Djordjevic, Lulic.
A disp.:Strakosha, Patric, Bastos, Hoedt, Lukaku, Murgia, Leitner, Luis Alberto, Lombardi.
All. Simone Inzaghi
Squalificati: Immobile (1)
Indisponibili: Keita, Kishna

Chievo (4-3-2-1): Sorrentino; Cacciatore, Gamberini, Dainelli, Gobbi; Castro, Radovanovic, Izco; De Guzman, Birsa; Inglese.
A disp.: Seculin, Bressan, Sardo, Spolli, Frey, Hetemaj, Bastien, Kiyine.
All. Rolando Maran
Squalificati: Cesar (1), Meggiorini (1)
Indisponibili: Rigoni, Pellissier

 

INTER-PESCARA, sabato ore 20:45 

Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Medel, Miranda, Santon; Brozovic, Gagliardini; Candreva, Joao Mario, Perisic; Icardi​
A disp.: Carrizo, Berni, Andreolli, Ranocchia, Nagatomo, Banega, Murillo, Biabiany, Kondogbia, Eder, Palacio, Gabigol​
All.: Stefano Pioli
Squalificati: Ansaldi (1)
Indisponibili: –

Pescara (3-5-1-1): Bizzarri; Coda, Stendardo, Fornasier; Crecenzi, Verre, Bruno, Memushaj, Biraghi; Benali; Bahebeck.
A disp.: Fiorillo, Aldegani, Bovo, Delli Carri, Mitrita, Kastanos, Cubas, Pepe, Muntari, Cerri, Gilardino.
All. Massimo Oddo
Squalificati: Caprari (1)
Indisponibili: Campagnaro, Zampano, Vitturini, Brugman

 

TORINO-ATALANTA, domenica ore 12:30  

Torino (4-3-3): Hart; De Silvestri, Rossettini, Moretti, Barreca; Benassi, Valdifiori, Obi; Iago Falque, Belotti, Ljajic.
A disp.: Padelli, Cucchietti, Ajeti, Vives, Gustafson, Lukic, Baselli, Boyé, Martinez, Maxi Lopez, Iturbe.
All.: Sinisa Mihajlovic
Squalificati: –
Indisponibili: Carlao, Zappacosta, Molinaro, Castan, Avelar, Acquah

Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Toloi, Caldara; Conti, Freuler, Kessié, Spinazzola; Kurtic; Petagna, Gomez​
A disp.: ollini, Mazzini, Zukanovic, Suagher, Raimondi, Bastoni, Melegoni, Migliaccio, Grassi, D’Alessandro, Paloschi​
All. Gian Piero Gasperini
Squalificati: –
Indisponibili: Dramé, Konko

 

 

CAGLIARI-BOLOGNA, domenica ore 15

Cagliari (4-3-1-2): Rafael; Isla, Ceppitelli, Bruno Alves, Murru; Dessena, Tachtsidis, Padoin; Farias; Sau, Borriello.
A disp.: Gabriel, Colombo, Salamon, Capuano, Pisacane, Di Gennaro, Giannetti.
All.: Massimo Rastelli
Squalificati: Joao Pedro (3), Barella (1)
Indisponibili: Faragò, Ionita, Melchiorri

Bologna (4-3-3): Mirante; Krafth, Oikonomou, Maietta, Masina; Pulgar, Nagy, Viviani; Di Francesco, Destro, Krejci.
A disp.: Da Costa, Sarr, Mbaye, Torosidis, Okwonkwo, Donsah, Verdi, Rizzo, Sadiq, Petkovic.
All. Roberto Donadoni
Squalificati: Dzemaili (1)
Indisponibili: Helander, Gastaldello, Taider

 

 

CROTONE-EMPOLI, domenica ore 15 

Crotone (4-3-3): Cordaz; Rosi, Ceccherini, Ferrari, Martella; Rohden, Crisetig, Barberis; Palladino, Falcinelli, Trotta.
A disp.: Festa, Dussenne, Sampirisi, Claiton, Capezzi, Stoian, Simy, Nalini.
All.: Davide Nicola
Squalificati: –
Indisponibili: Tonev, Mesbah

 

Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Veseli, Bellusci, Costa, Dimarco; Krunic, Dioussé, Croce; Büchel; Mchedlidze, Pucciarell.
A disp: Pelagotti, Pugliesi, Cosic, José Mauri, Matheus Pereira, Zajc, Marilungo, Thiam, Maccarone.
All: Giovanni Martusciello
Squalificati: Pasqual (1), Tello (1)
Indisponibili: Laurini, Saponara, Barba, Zambelli

 

FIORENTINA-GENOA, domenica ore 15 

Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu; Tomovic, Sanchez, Astori; Chiesa, Vecino, Badelj, Olivera; Borja Valero, Bernardeschi; Kalinic.
A disp.: Sportiello, Diks, De Maio, Salcedo, Milic, Ilicic,Cristoforo, Tello, Hagi, Babacar.
All.: Paulo Sousa
Squalificati: –
Indisponibili: Dragowski, Gonzalo Rodriguez

 

Genoa (3-4-2-1): Lamanna; Izzo, Burdisso, Munoz; Edenilson, Hiljemark, Cofie, Laxalt; Lazovic, Ocampos; Simeone.
A disp.: Rubinho, Zima, Orban, Gentiletti, Beghetto, Morosini, Taarabt, Gakpé, Ninkovic, Pinilla, Pandev.
All. Ivan Juric
Squalificati: Cataldi (1)
Indisponibili: Perin, Rigoni, Miguel Veloso, Biraschi

 

SASSUOLO-JUVENTUS, domenica ore 15 

Sassuolo (4-3-3): Consigli; Antei, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Pellegrini, Aquilani, Mazzitelli; Berardi, Matri, Politano.
A disp.: Pegolo, Pomini, Lirola, Letschert, Gazzola, Adjapong, Duncan, Sensi, Ragusa, Defrel, Iemmello, Ricci.
All.: Eusebio Di Francesco
Squalificati: –
Indisponibili:
 Magnanelli, Missiroli, Biondini
Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Sturaro, Marchisio, Khedira; Pjanic; Dybala, Higuain.
A disp.: Neto, Audero, Rugani, Barzagli, Dani Alves, Asamoah, Rincon, Hernanes, Cuadrado, Pjaca, Mandzukic.
All. Massimiliano Allegri
Squalificati: –
Indisponibili: Benatia, Lemina, Mattiello

 

UDINESE-MILAN, domenica ore 15

Udinese (4-3-3): Karnezis; Faraoni, Danilo, Felipe, Samir; Fofana, Hallfredsson, Jankto; de Paul, Zapata, Thereau.
A disp.: Scuffet, Perisan, Angella, Heurtaux, Adnan, Lucas Evangelista, Kums, Balic, Perica, Ewandro, Matos.
All.: Gigi Delneri
Squalificati: –
Indisponibili: Widmer, Badu, Wague
Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Paletta, Romagnoli, Calabria; Kucka, Locatelli, Pasalic; Suso, Bacca, Bonaventura.
A disp.: Storari, Ely, Gomez, Antonelli, Zapata, Poli, Sosa, Honda, Bertolacci, Deulofeu, Lapadula.
All. VIncenzo Montella
Squalificati: –
Indisponibili: Fernandez, Montolivo

 

NAPOLI-PALERMO, domenica ore 20:45

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Maksimovic, Albiol, Ghoulam; Zielinski, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne.
A disp.: Sepe, Rafael, Maggio, Tonelli, Chiriches, Giaccherini, Allan, Diawara, Rog, Pavoletti, Milik, Gabbiadini.
All. Maurizio Sarri
Squalificati: –
Indisponibili: Koulibaly, Strinic, El Kaddouri

Palermo (3-5-1-1): Posavec; Cionek, Gonzalez, Goldaniga; Rispoli, Bruno Henrique, Jajalo, Chochev, Pezzella; Quaison; Nestorovski.
A disp.: Marson, Andelkovic, Morganella, Sunjic, Vitiello, Aleesami, Embalo, Diamanti, Bentivegna, Stefan Silva, Balogh, Trajkovski.
All. Diego Lopez
Squalificati: Gazzi (1)
Indisponibili: Rajkovic, Sallai

Roma, il segreto è la continuità

Yuri Oggiano – Torna in campo la Serie A e la Roma è attesa dalla delicata sfida di Marassi contro la Sampdoria. Le due squadre vivono momenti opposti con i giallorossi lanciati nella rincorsa alla Juventus, grazie alle ultime solide vittorie, mentre la squadra di Giampaolo non vince dal 4 dicembre quando in casa cadde il Torino, da lì soltanto due pareggi e cinque sconfitte. L’ultima partita tra le due compagini è quella di Coppa Italia con la Roma che ha strapazzato per 4-0 i blucerchiati. In campionato, invece, l’andata fu rocambolesca con la Sampdoria prima avanti e poi superata dai giallorossi dopo la bomba d’acqua abbattutasi sull’Olimpico. 117 partite in campionato e Roma in vantaggio per 47 a 37. Un dato che, se riportato nelle sfide di Marassi, vede la Sampdoria ribaltare tutto essendo avanti 28 a 9 nel computo delle vittorie.

Squalificato Pedro Pereira, e infortunati Sala e Carbonero, Giampaolo si affiderà all’11 che in questo momento gli dà più garanzie. Quello composto da Muriel e Quagliarella in attacco, supportati dalla regia ordinata di Torreira e dalle genialate di Bruno Fernandes. Risalendo il campo confermato il blocco difensivo con Silvestre, Skriniar, Berezynski e Regini che si giocherà il posto con Pavlovic. Ancora out Viviano che è sulla via del recupero.

Dall’altra parte una Roma al completo, priva soltanto di Florenzi, infortunato, e di Salah, impegnato in coppa d’Africa. Spalletti non intende modificare una squadra che sta andando spedita e che sembra aver trovato i giusti equilibri, difesa ordinata e attacco che sa pungere nel momento del bisogno. E allora ecco che la Roma si compone con un 3-4-2-1 camaleontico, capace di trasformarsi in 3-4-3 o in 3-5-2, a seconda delle esigenze della partita. In difesa inamovibile Fazio, con lui Rudiger e Manolas. Sugli esterni libertà per Bruno Peres ed Emerson Palmieri coperti dalla solidità di De Rossi e Strootman. In attacco impossibile rinunciare a Nainggolan che insieme a Perotti sarà a supporto di Dzeko che non segna in trasferta dal 26 ottobre quando realizzò una doppietta al Sassuolo.

Sfida particolare anche in panchina tra i due amici Spalletti e Giampaolo, 4 a 2 il confronto diretto a favore del tecnico giallorosso che per continuare la sua marcia verso il sogno scudetto dovrà fare un altro sgarbo al collega. Non c’è tempo per le amicizie, il campionato corre forte e la Roma non si vuole fermare.

Yuri Oggiano

Ti presento la Sampdoria di Muriel e Quagliarella. 26 giorni di fuoco per la Roma

David Moresco – La partita di domenica contro la Sampdoria da il via ad un vero tour de force per la Roma, che nel mese di febbraio giocherà 7 partite cruciali per il suo futuro. 26 giorni infuocati: dal Cesena in Coppa Italia, all’Inter in campionato, passando per il doppio confronto con il Villarreal in Europa League. Ma ora è l’attenzione va rivolta a Genova per la sfida alla Sampdoria. Non è stato un inizio di 2017 semplice per i blucerchiati, che tra infortuni, voci di mercato e risultati mediocri non sono ancora riusciti a centrare i tre punti in campionato. Infatti, dopo la vittoria contro il Torino il 4 dicembre, hanno racimolato soltanto 2 punti in 6 partite, perdendo in ordine contro Lazio, Chievo, Napoli e Atalanta, pareggiando con udinese ed Empoli. I pochi gol e le troppe occasioni sprecate, ultima quella di Schik alla mezz’ora del match contro i bergamaschi, spingono la Sampdoria sempre più in fondo al tunnel e portano all’esasperazione i tifosi. La tradizione dei giallorossi in Liguria è tutt’altro che positiva: in 58 sfide sono solamente 9 le vittorie. Numeri che dimostrano le difficoltà della Roma a Marassi e che non permettono cali di tensione. La Sampdoria, dopo l’ennesima sconfitta, questa volta a Bergamo, causata da errori arbitrali, arriverà alla sfida stanca e vogliosa di riscatto. A guidare l’attacco blucerchiato saranno Quagliarella, che alla Roma in 21 match ha segnato 3 volte, e Muriel, la vera bestia nera dei giallorossi. Il colombiano in 8 sfide in campionato ha realizzato ben 5 gol e 1 assist, come a nessun altro in serie a. D’altra parte però la Roma sembra aver trovato finalmente una stabilità difensiva che fino a poche settimane fa sembrava un miraggio e domenica toccherà a Fazio, Rudiger e Manolas il compito di arginare il potenziale offensivo blucerchiato. Sampdoria-Roma chiude il mese di gennaio e da inizio ad una serie di partite che darà una dimensione alla Roma: campionato, Coppa Italia ed Europa League, il destino è ancora tutto da scrivere. Non ci resta che attendere che lo spettacolo abbia inizio.

David Moresco

Serie A, i risultati: vincono Juve e Roma. Sesta vittoria consecutiva per l’Inter

La capolista Juventus torna al successo dopo la sconfitta della settimana scorsa contro la Fiorentina e nei primi 17 minuti segna due reti alla Lazio, con Dybala e Higuain, vincendo 2-0 allo Stadium. Le tre squadre che seguono in classifica, a parte i biancocelesti, hanno conquistato i tre punti. La Roma all’Olimpico supera di misura il Cagliari con gol del numero nove Dzeko e si conferma seconda forza del campionato. Anche l’Inter batte il Palermo in trasferta 1-0 e realizza il sesto successo consecutivo in Serie A. Il big match della ventunesima giornata se l’è aggiudicato il Napoli che a San Siro supera il Milan 2-1. Vittorie in casa per Bologna (doppietta di Dzemaili), Empoli e Atalanta. L’unico pareggio del turno è quello tra Genoa-Crotone 2-2. Successi esterni per la Fiorentina contro il Chievo (3-0, con prima rete in Serie A di Federico Chiesa) e del Sassuolo sul Pescara, sempre più vicina alla retrocessione.

Fonte: Il Fatto

Villarreal-Roma, presentazione

(E.Bandini) – Dopo tredici anni la Roma affronterà il Villarreal nei sedicesimi di finale di Europa League. Nel 2004 i giallorossi allenati da Capello furono eliminati agli ottavi dell’allora Coppa Uefa dopo la sconfitta 2-0 al Madrigal e la vittoria all’Olimpico per 2-1. Storicamente il Submarino Amarillo è un avversario mortifero per l’italiane nei doppi confronti ad eliminazione diretta: Torino (2002), Brescia (2003), Roma (2004), Inter (2006), Napoli (2011, 2016). La stagione del club spagnolo non è iniziata con il piede giusto. Infatti a pochi giorni dall’andata dei preliminari di Champions League contro il Monaco, Marcelino Garcia Toral, allenatore in grado di riportare in meno di tre anni la squadra dalla Segunda Division ai playoff di Champions, si dimette. Al suo posto arriva Fran Escribá. Quest’ultimo però, arrivato con un po’ di scetticismo dopo le non brillanti esperienze all’Elche e al Getafe, ha dimostrato di poterci stare su una panchina importante come quella del Villarreal. In Liga gli uomini di Escribá sono sesti con 23 punti e la miglior difesa del torneo (solo 10 i gol incassati in 14 partite). Questa sera però affronteranno l’Atletico Madrid e avranno possibilità di superare i Colchoneros e raggiungere il quarto posto con la Real Sociedad. Il cammino europeo invece ha avuto degli alti e bassi: il Villarreal si è qualificato come secondo nel girone L alle spalle dell’Osmanlispor. La Roma quindi al prossimo turno di Europa League incontrerà il Villarreal, squadra spagnola con l’anima italiana. Sono tre gli italiani in rosa: Bonera, Soriano e Sansone. Quest’ultimi sono due punti fermi del 4-4-2 di Escribá. Entrambi hanno già collezionato più di 20 presenze. In particolare l’ex Sassuolo è il miglior marcatore del club con 6 gol e 2 assist. Sono molti i giocatori del Villarreal che hanno giocato anche in Italia: dall’ex Jose Angel a Victor Ruiz fino ad arrivare ad Alexander Pato. Il papero dopo la non brillante esperienza al Chelsea sta cercando di rigenerarsi al Madrigal. Per il brasiliano le rete stagionali sono 4 in 16 partite. I giallorossi in attacco dovranno tenere d’occhio anche Cedric Bakambu, oggetto di mercato in estate proprio della Roma, che però quest’anno sembra essere la versione sbiadita di quello che fece incantare Sabatini. Sorteggio sicuramente non fortunato per gli uomini di Spalletti, ma la doppia sfida con il Villarreal sarà l’occasione ideale per poter dimostrare di aver raggiunto la giusta maturità anche in campo europeo.

Roma-Cagliari: obiettivo non farsi sorprendere come l’andata

Lavinia Colasanto – La salvezza, era questo l’obiettivo del Cagliari ad inizio stagione dopo l’immediata risalita dalla Serie B. Il risultato è stato ampiamente raggiunto già a gennaio visto che la squadra di Rastelli viaggia in comode acque a più 16 dalla zona retrocessione, con 26 punti frutto di 8 vittorie, 10 sconfitte e soltanto 2 pareggi.

Se c’è da individuare un punto debole nella squadra sarda è sicuramente la difesa, la peggiore in campionato con 44 gol subiti, di più anche di Palermo, Crotone e Pescara che chiudono la classifica. Rastelli non è mai riuscito a rimediare agli errori dei suoi giocatori che prendono sempre gol e alcune volte in maniera abbondante, 5 reti contro Torino, Napoli e Fiorentina, 4 contro Lazio e Juventus. Soltanto in un’occasione il reparto è rimasto imbattuto, nel 3-0 casalingo contro l’Atalanta.

A far sorridere Rastelli però c’è l’attacco che sta garantendo un campionato tranquillo al Cagliari. Sono 31 i gol segnati dai sardi con Borriello, autore di 9 centri, a guidare la compagine. All’appello manca Sau che quest’anno è andato a segno soltanto per 4 volte ma i rossoblù contano anche sul collettivo con 10 uomini che hanno trovato il fondo del sacco.

Uno scalpo importante per il Cagliari in questa stagione, quello dell’Inter che coincide anche con l’unica vittoria esterna degl’isolani. 2-1 il risultato finale in una partita rocambolesca e ribaltata nel finale. Domenica sera, contro la Roma, la squadra di Rastelli giocherà in trasferta e questo è un motivo in più per sorridere per Spalletti e compagnia perché il Cagliari, nelle altre 9 partite lontano dal Sant’Elia, ha perso 8 volte e pareggiato una.

La Roma, dal canto suo, deve tenere conto della partita di qualche mese fa e non farsi sorprendere come è successo quando si trovava avanti per 2-0. Concentrazione e tre punti, sono questi i diktat per una Roma che vuole dare continuità ai risultati ottenuti contro Genoa ed Udinese, perché ai giallorossi, in fondo, manca soltanto questo.

Lavinia Colasanto