Brividi allo Stadium: c’è Juventus-Roma

Lavinia Colasanto – E’ la sfida che il calcio italiano attende dal momento del sorteggio del calendario. E’ finalmente arrivata l’ora di Juventus-Roma, partita valida per la 17° giornata di Serie A che si giocherà allo Juventus Stadium sabato alle 20.45. Le squadre si presentano al match più cariche che mai con la Roma fresca di vittoria contro il Milan, mentre la Juventus ha portato a casa il derby.

I precedenti sorridono alla Juventus col computo totale che recita 81 vittorie a fronte di 43 della Roma, i pareggi sono 49. A Torino il dato è schiacciante perché, nella storia, la Juventus è uscita vincente per ben 55 volte, la Roma soltanto 11 e da quando esiste lo Juventus Stadium è avanti la squadra di casa per 6 a 0 con annesse feroci polemiche arbitrali.

La Roma si presenta alla sfida tenendo il fiato sospeso per Salah e Paredes. I due stanno facendo di tutto per andare almeno in panchina sabato sera e a sorpresa non è escluso che uno dei due faccia il titolare. Chi è sicuro di esserci è Szczesny, protagonista del rigore parato a Niang contro il Milan. Con lui sta crescendo anche una difesa che non prende gol da due partite, segno zero sul tabellino anche contro la Lazio. Fazio e compagni stanno giovando del cambio di modulo che Spalletti ha adottato per ovviare all’assenza di Salah. Più copertura a centrocampo, con De Rossi e Strootman a sradicare palloni, e Nainggolan che sta diventando specialista del gol dalla distanza. Senza l’egiziano l’attacco soffre ma le prestazioni di Dzeko e Perotti sono sempre positive. Soprattutto l’apporto del bosniaco sarà fondamentale per tenere palla contro la fisicità dei difensori bianconeri.

Anche la Juventus deve affrontare le sue assenze, sicure sono quelli di Dani Alves e Bonucci mentre è incerto il recupero di Pjaca. Allegri si appoggerà ad Higuain e al rientro di Dybala che è pronto a prendersi una maglia da titolare. Risalendo il campo il punto fermo è Khedira con Pjanic che dovrebbe tornare titolare dopo la panchina contro il Torino. Il reparto solido della Juventus è la difesa che quest’anno ha subito qualche defezioni di troppo. Per l’occasione i bianconeri ritrovano Barzagli che si aggregherà a Rugani e Chiellini.

La sfida è anche tra gli allenatori. Il bilancio tra Allegri e Spalletti è in parità, due vittorie per uno. Quello che preoccupa il tecnico di Certaldo è il suo andamento contro la Juventus, soltanto una vittoria, in Coppa Italia alla sua prima esperienza alla Roma, in 21 impegni.

A Torino si sfidano i migliori attacchi, 36 gol fatti a 35 a favore della Roma, due delle migliori difese, 14 gol subiti dalla Juventus a fronte dei 16 dei giallorossi. Ci sono tutti gli ingredienti per uno scontro tra titani che dirà molto su questo campionato.

Lavinia Colasanto

Juventus-Roma, presentazione

(E.Bandini) – Finalmente è arrivata la partita dove poter calare tutti i propri assi. Juventus-Roma è la sfida che molto probabilmente influenzerà le sorti del nostro campionato. I giallorossi sono la, ad un passo o meglio a 4 passi come i punti che li distanziano dai bianconeri. Non si può sprecare un’occasione del genere e loro sicuramente non vogliono farlo, non vogliono deludere se stessi ma soprattutto non vogliono deludere Spalletti e i propri tifosi. È inutile stare a dire che ce la metteranno tutta, che comunque vada loro hanno dato il massimo, perché è un dato di fatto, lo so sa già che lo faranno. La squadra di Spalletti dopo anni ha la grandissima opportunità di sbocciare come una rosa in primavera. Tanto bella quanto pericolosa: le spine ci sono e sono anche molto grandi. Il tecnico dovrà saperle evitare perché l’infortunio di Bruno Peres e la sua assenza allo Stadium è una di quelle che ti può uccidere in una gara come questa. Spalletti si affiderà alla freschezza e alla giovinezza della propria rosa. Sembrerà strano ma è così: la Roma di Lucio è giovane. È stata assemblata poco più di un anno fa e ha dovuto lottare contro i tanti (troppi) infortuni che l’hanno dilapidata. Come i giovani stagisti alle prese con il primo lavoro dove commettono errori banali, i giallorossi in questa stagione in particolare ne hanno già commessi un paio (forse anche troppi) vedi l’eliminazione al preliminare di Champions League con il Porto o i pareggi con Cagliari e Empoli, ma finalmente hanno capito e imparato dai propri sbagli. Quasi sicuramente ne commetteranno altri, ma quello che conta è che ora sono, come prima sia ben chiaro, pronti a sbranare chiunque li si presenti davanti. È quasi paradossale il fatto che dopo numerosi errori la Roma è ancora la a dare battaglia in prima linea su tutti i fronti. Ora è vero sabato si paleserà quel terrificante mostro chiamato Juventus Stadium, dove non si è mai vinto e dove si è subito gol più di chiunque altro, ma, perché per fortuna c’è sempre un ma, si è raggiunta quella consapevolezza che finalmente il gap con la Juve, almeno a livello di mentalità, è stato colmato. La lupa ha fame e non mangia da tanto, tantissimo tempo (dal 2008), adesso è pronta ha prendersi tutto. E per farlo si giocherà tutti gli assi che potrà utilizzare per alzare in cielo un trofeo, a partire dallo scalpo dello Stadium.

Europa League. Sarà il Villarreal l’avversario della Roma

Yuri Oggiano – C’era da evitare il Manchester United e non solo. Nell’urna di Nyon, tra le squadre pericolose, era presente anche il Villarreal e proprio gli spagnoli sfideranno la Roma nei sedicesimi di finale di Europa League. Sorteggio poco benevolo visto che gli unici precedenti tra le due squadre risalgono alla vecchia Coppa UEFA del 2003/2004 quando Senna e compagni eliminarono la Roma negli ottavi di finale. Il Villarreal ha una buona tradizione contro le Italiane con uno score di 7 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte.

Il Villarreal si è presentato ai sorteggi come non testa di serie, frutto del secondo posto nel girone vinto dall’Osmanlispor. Non un grande biglietto da visita per il sottomarino giallo che comunque non è da sottovalutare vista la sua storia europea. Gli spagnoli, negli ultimi 5 anni, vantano due semifinali e un ottavo di finale, oltre che ad una presenza in Champions League. Il palmares viene arricchito dai due trionfi in Intertoto nel 2003 e nel 2004.

Gli spagnoli sono una mini colonia italiana, in rosa sono presenti Bonera, ex capitano del Milan, Soriano, punto di forza della Sampdoria di questi ultimi anni, e Sansone, che a suon di gol ha portato il Sassuolo in Europa. La rosa del Villarreal presenta elementi validi in tutti i ruoli a partire dal portiere, Sergio Asenjo, passando per Musacchio in difesa, cercato dalla Roma anche in estate, fino ad arrivare all’attacco che presenta i migliori calciatori con Soldado, Bakambu e Pato. I giallorossi ritrovano anche una vecchia conoscenza, José Angel, che fa parte del reparto meno battuto di Spagna, sono dieci i gol subiti dalla squadra di Escribà.

Nonostante i tanti nomi in attacco, Sansone, Pato, Bakambu e Soldado, il Villarreal fatica a segnare. Nel girone di Europa League ha siglato nove gol, a fronte dei sedici della Roma, mentre in campionato è fermo a quota 19 col Real Madrid che ha segnato 40 reti.

Un impegno difficile ma non proibitivo per la Roma che però, per cercare di passare il turno, dovrà schierare i suoi migliori giocatori rischiando di perdere energie e terreno in campionato.

Yuri Oggiano

SERIE A I risultati: alla Juve il derby. L’Udinese espugna Bergamo, pari Bologna, Palermo ancora ko

TORINO-JUVENTUS 1-3 – Un derby che diventa meta-derby e che offre agli innamorati del pallone la personale sfida tra i due gioielli più preziosi. Il gol di Belotti, la doppietta di Higuaìn in rimonta e il tris di Pjanic nel recupero. A far festa è la Juventus, che supera 3-1 il Toro e allunga momentaneamente a +7 su Roma e Milan. Il Gallo apre le marcature al 16’ per poi assistere alla furia del Pipita che si concretizza nelle reti siglate al 28’ e all’82’. L’argentino torna grande anche in campionato sbloccandosi dopo quattro partite e nel finale va vicino alla tripletta, negatagli da Hart. Ma il portierone inglese poi non può nulla sul tap-in del Pianista.

ATALANTA-UDINESE 1-3 – Dopo il ko esterno contro la Juve, l’Atalanta non si riprende. Allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” finisce 3-1 per l’Udinese. Gara subito brillante. A colpire per prima è l’Udinese: alla fine del primo tempo, nel miglior momento dei padroni di casa, trova il vantaggio con Zapata. L’attaccante prova l’azione personale, vince due contrasti e conclude in porta, superando Sportiello. Ma ad inizio della ripresa l’Atalanta riporta il risultato in parità. Kessié serve Gomez che crossa in area di rigore: Kurtic di testa supera Karnezis. L’Udinese non ci sta e vuole tornare in vantaggio. E al 73′ grande azione di ripartenza degli ospiti: Thereau serve Fofana che si inventa un tiro a giro pazzesco (alla Del Piero ndr) che termina sotto l’incrocio dei pali. Poi nel finale arriva anche il terzo gol degli ospiti. Théréau, sempre in contropiede, infila alle spalle di Sportiello.

PALERMO-CHIEVO 0-2 – Esordio casalingo amaro per Corini sulla panchina del Palermo. Il Chievo si impone per 2-0 grazie ai gol di Birsa e Pellissier. Al 14′, sugli sviluppi di un contropiede, Gobbi serve il centrocampista che, appostato al centro dell’area di rigore, scarta il diretto marcatore e trafigge Posavec con un preciso rasoterra di sinistro. Nella ripresa ci pensa l’errore di Goldaniga a regalare il raddoppio agli ospiti. Retropassaggio sbagliato, arriva Pellissier che a tu per tu con il portiere non sbaglia. È il 100° gol per l’attaccante dei clivensi. Il Palermo, dunque, continua il record negativo arrivando a nove partite perse e l’ottava sconfitta su otto al Barbera (l’ultimo club ad aver fatto peggio in Serie A è stato il Pescara che ne perse nove di fila in casa nel finale di stagione 2012/13).

BOLOGNA-EMPOLI 0-0 – Allo stadio “Dall’Ara” finisce 0-0 tra Bologna ed Empoli. Poche emozioni, pochissimi i tiri verso lo specchio. L’unica arriva nel finale ma Mattia Destro si divora il vantaggio. Grande break di Krafht, che ruba palla sulla trequarti, mette un gioiello sulla testa di Destro, abilissimo a smarcarsi e evitare l’offside, colpo di testa da sette metri, tutto solo, e sfera alta sopra la traversa. Un pareggio che serve più ai padroni di casa ora a +8 dal Crotone diciotessimo in classifica. L’Empoli si conferma la squadra che segna meno: in questa stagione solo sette gol.

Il Milan di Montella

(E.Bandini) – Non è un caso che dalla partita di lunedì tra la Roma e il Milan si deciderà chi sarà l’anti-Juve. Perché i rossoneri, insieme all’Atalanta, sono quelli che hanno stupito più di tutti. Sicuramente non per il bel gioco, c’è ancora molto da lavorare sotto questo punto di vista, ma per quel maledetto cinismo di portare a casa i tre punti. Difficilmente in questa stagione si è visto il Milan vincere le partite in maniera tranquilla e pulita. Spesso le vittorie sono arrivate nei minuti finali, il più delle volte grazie ad un’azione di un singolo, vedi il rigore parato da Donnarumma al 90′ contro il Torino o ai recenti gol di Lapadula contro il Palermo e Crotone. Montella dopo gli errori iniziali delle prime tre giornate, dove aveva perso contro Napoli e Udinese, ha risistemato la difesa mettendo accanto a Romagnoli un Paletta in ottima forma. Ha lanciato in maniera definitiva Locatelli, che ha preso in mano le redini del centrocampo realizzando già 2 gol in campionato, entrambi spettacolari e decisivi contro il Sassuolo e la Juventus. Contro lo scetticismo della massa ha affidato l’attacco a Suso. Lo spagnolo fino a questo momento è l’uomo in più di Montella: 5 gol e 6 assist fanno di lui uno dei giocatori più temibili del campionato. Non è un caso che l’unica volta che non è partito titolare il Milan ha perso 3-0 contro il Genoa. L’aereoplanino sta gestendo in maniera egregia anche il caso Bacca, attualmente alle prese con dei problemi muscolari che lo metto in dubbio per la sfida contro la Roma. Il colombiano recentemente avvistato a Siviglia sembra essere distratto dalle voci di mercato che lo vedo lontano da Milanello. Montella ha sovvertito ai malumori dell’ex Siviglia buttando nella mischia Lapadula, che ha ripagato segnando 4 gol nell’ultime quattro partite. Finalmente il tanto criticato calciomercato estivo del Milan sta ripagando viste le recenti prestazioni dell’ex Pescara e di Pasalic. I rossoneri vogliono quindi continuare a “stupire” anche su un campo-fortino come quello dell’Olimpico per mantenere vivo il sogno di tornare a giocare anche in quell’Europa che conta che ormai manca da troppi anni.

Ti presento il Milan dell’aeroplanino Montella

 

David Moresco – Il tour de force della Roma continua. Così, dopo Lazio e Astra Giurgiu, la squadra di Spalletti si troverà lunedì sera contro il Milan ad affrontare la terza partita in 8 giorni. Il match contro i rossoneri rimane uno dei più affascinanti e complicati per la Roma. Nonostante le previsioni estive, infatti, la squadra di Montella ha ottenuto una serie successi inaspettati: 10 in 15 partite complessive per un totale di 32 punti complessivi, che hanno portato i rossoneri al secondo posto in classifica al pari della Roma, a sole 4 lunghezze dalla Juventus. Il grande merito di questo redivivo Milan è certamente da attribuire a Vincenzo Montella, che nel trambusto della cessione societaria ancora non avvenuta, ha avuto la bravura di mantenere sempre alta la concentrazione della squadra e la capacità di colmare il gap di una campagna acquisti al risparmio con i giocatori della Primavera. Da Calabria a Locatelli, passando per l’ormai veterano Donnarumma, sono loro il perno di questo nuovo Milan, italiano e giovane: l’età media degli undici schierati ad Empoli era di soli 23,6 anni, con Abate e Mati Fernandez unici trentenni in formazione. Ma non è oro tutto quel che luccica: il reparto difensivo infatti, così giovane, ma anche così inesperto, ogni tanto ha delle defiance, come quella di Romagnoli col Crotone o Donnarumma ad Empoli. L’attacco, con Suso e Niang a supporto di Lapadula, è certamente il punto di forza dei rossoneri, che faranno di tutto per strappare qualche punto alla Roma, così da potersi guardare in poltrona il big match della settimana prossima tra i giallorossi ed i bianconeri. La difficoltà dell’impegno è testimoniata dal numero complessivo delle sfide andate in scena all’Olimpico, dove i padroni di casa hanno vinto solamente 24 volte a fronte delle 27 sconfitte subite. Anche se, negli 5 ultimi anni, la Roma ha saputo migliorare il rendimento con un parziale di 2 successi a 1. Numeri migliori per i giallorossi nel confronto con Montella: l’aeroplanino, che ha iniziato la sua carriera da allenatore proprio nelle giovanili della Roma, non ha mai vinto in campionato contro la sua ex squadra: sei sconfitte e tre pareggi, con 16 gol subiti e solo 8 segnati. A favore di Montella la qualificazione ottenuta due anni fa ai danni della Roma con la Fiorentina sia in coppa Italia che in Europa League.

Al di là del bilancio riscontrato sinora, comunque, conterà soprattutto altro. La qualità complessiva degli organici a confronto e, soprattutto, la capacità di reggere la pressione di una sorta di spareggio. In ballo, lunedì sera, c’è il secondo posto assoluto, e non solo. Con i bianconeri impegnati domenica nel derby torinese, la gara dell’Olimpico potrebbe riservare alla Roma anche la possibilità di avvicinare la vetta della classifica proprio a ridosso della successiva sfida con i bianconeri. Prima di pensare a spiccare il volo verso la vetta della classifica, però, Spalletti sta cercando le soluzioni per interrompere la corsa dell’aeroplanino. Domani, quando la Corte d’Appello si esprimerà, saprà se potrà contare anche su Strootman.   

David Moresco

C’era una volta Juan Manuel Iturbe


David Moresco – C’era una volta Juan Manuel Iturbe, un giocatore imprendibile e formidabile, desiderato e corteggiato da tutti. Non c’è un solo tifoso giallorosso che, nel giorno in cui è stato annunciato il suo acquisto da parte della Roma, soffiato a suon di rilanci e voli cancellati alla Juventus nell’estate del 2014, non abbia esultato come un forsennato, convinto di aver preso un vero e proprio crack del mercato. Il paraguaiano a Verona mutilava in due le difese avversarie con accelerazioni fulminee e colpi da vero fuoriclasse, riuscendo a segnare otto gol e regalare cinque assist in una sola, la prima, stagione in Serie A. Ma di quel giocatore resta solo un ricordo annebbiato: da troppo tempo ormai quei lampi di classe cristallina sono stati seppelliti dall’angoscia di dimostrare di valere quei maledetti 23.6 milioni, che pesano sulle spalle del classe ’93 come un vero e proprio macigno.

PARENTESI INGLESE – Con la maglia della Roma, Iturbe è passato da grande speranza a enorme delusione, collezionando solamente cinque gol e altrettanti assist in 16 mesi. A questo punto, la cessione sembrava ormai inevitabile ed arriva, puntuale, nella sessione di mercato invernale: il giocatore fa le valigie e parte per l’Inghilterra, destinazione Bournemouth.

Il club acquista il giocatore a titolo temporaneo a fronte di un corrispettivo di 1,2 milioni di euro, (con l’aggiunta di 1 milione di euro per bonus legati al raggiungimento da parte del club inglese e del calciatore di determinati obiettivi sportivi), con diritto di riscatto fissato a 22 milioni di euro

Sulla carta, la piccola cittadina inglese poteva essere la giusta dimensione per vedere il classe ’93 tornare a sorridere e ritrovare se’ stesso. Le poche occasioni concesse (solo quattro spezzoni di partite, mai titolare in campionato) unite alle non brillanti prestazioni del paraguayano, hanno fatto sì che non venisse riscattato dal club inglese e tornasse nella Capitale, questa volta alla corte di Luciano Spalletti.

IL RITORNO – Iturbe, ormai 23enne, torna a Roma per ricominciare da zero, nella speranza di persuadere il tecnico e dimostrare il suo valore. Nulla da fare, la Roma vince, ma lui non convince mai.Magari c’è qualche giocatore scontento perché ha giocato poco come Iturbe o Totti – ha detto Spalletti nel post partita dell’ultima gara col Chievo“Iturbe è un ottimo giocatore, di grandissimo valore e se fino ad oggi non ha giocato moltissimo è senza dubbio colpa mia”. Le parole del tecnico sembrano un vero e proprio via libera per il giocatore. Doveva essere la stagione del riscatto, ma non è stato così, nemmeno questa volta.

Eppure gli si legge in faccia, quando le telecamere lo inquadrano, che vorrebbe spaccare il mondo, ma purtroppo è quest’ultimo gli sta crollando addosso. Forse è per questo che, nonstante le prestazioni buie, Iturbe viene sempre applaudito dai tifosi. Ha gli occhi della tigre, e quelli in Sud vengono sempre apprezzati.

David Moresco

Primavera, Roma-Palermo 1-3, brutta sconfitta casalinga per i giallorossi che perdono terreno sull’Entella

(Dal Tre Fontane E.Bandini) – La Roma Primavera cade contro pronostico in casa contro il Palermo. 1-3 il punteggio in favore dei rosanero che hanno indirizzato la gara con le due reti nel finale di primo tempo di Bonfiglio e Lo Faso. Ci ha pensato poi Rizzo a inizio ripresa a mettere la parola fine al match. Inutile la rete di Marchizza su rigore nel finale. Gli uomini di De Rossi perdono quindi l’occasione di agganciare la vetta della classifica ai danni della Virtus Entella, fermata nel pomeriggio dal Crotone. Si interrompe per i capitolini una striscia di nove vittorie consecutive in campionato.

IL TABELLINO

LE FORMAZIONI UFFICIALI

Roma (4-3-3): Crisanto; De Santis, Tofanari (46′ Grossi), Marchizza, Pellegrini (72′ Cappa); Bordin, Frattesi, Spinozzi; Soleri, Coly, Franchi (59′ Antonucci).
A disp.: Greco, Diallo Ba, Ciofi, Visconti, Petruccelli, Perfection    All: Alberto De Rossi

Palermo (3-5-2): Guddo; Punzi, Maddaloni, Gallo; Ambro, Mazza, Rizzo (82′ Tramonte), Gattabria (75′ Marinali), Silva; Bonfiglio, Lo Faso (92′ Plescia).
A disp.: Breza, Calivà, Pane, Di Paola, Brasile, Tarantino, Galici     All.: Giovanni Bosi

ARBITRO: Daniele Paterna
ASSISTENTE: Tiziana Trasciatti
ASSISTENTE: Francesco Gentileschi

MARCATORI: 41′ Bonfiglio (P), 44′ Lo Faso (P), 46’Rizzo (P), 84′ Marchizza (R)

AMMONITI: 48′ Bordin (R), Gattabria (P)

ESPULSI: 69′ Soleri (R)

LIVE

SECONDO TEMPO

A fine partita, sgambata per i calciatori della Roma che non sono scesi in campo. Tra loro anche Antonucci.

94′ – Termina la gara dopo 4 minuti di recupero.

92′ – Ultimo cambio tra le file dei rosanero. Esce Lo Faso, stremato, per far posto a Plescia.

89′ – Miracolo del portiere del Palermo. Sul colpo di testa ravvicinato di De Santis Guddu si supera evitando ogni patema d’animo nei minuti finali.

84′ – GOL DELLA ROMA!!! Marchizza spiazza il portiere avversario dagli 11 metri.

84′ – Rigore per la Roma. Sul cross di Antonucci Punzi devia con la mano e per l’arbitro non ci sono dubbi.

82′ – Nei rosanero Tramonte rileva Rizzo.

81′ – Cappa si libera bene dai difensori del Palermo ma in maniera egoistica calcia da posizione troppo defilata trovando la parata di Guddo.

75′ – Nel Palermo dentro Marinali per Gattabria.

72′ – Ultimo cambio per la Roma. Entra in campo Cappa al posto di Pellegrini.

69′ – Rosso diretto per Soleri dopo un fallo di reazione con Maddaloni.

64′ – Traversa colpita dai giallorossi. De Santis coglie il legno non riuscendo ad accorciare le distanze.

59′ – Secondo cambio nella Roma. Richiamato in panchina Franchi per far posto a Antonucci.

54′ – Allontanato il tecnico del Palermo Bosi per aver rivolto parole non troppo pacate all’arbitro.

52′ – Piccolo screzio verbale tra Alberto De Rossi e un tifoso che criticava Franchi. “Puoi guardare e criticare ma non offendere. È un ragazzo e deve maturare”, la risposta del tecnico.

48′ – Primo giallo per entrambe le squadre. Ammoniti Bordin e Gattabria dopo un leggero battibecco.

46′ – GOL DEL PALERMO. Rizzo ribadisce in rete un cross rasoterra del compagno di reparto. Notte fonda per la Roma.

46′ – Riprende il match. Nella Roma è entrato Grossi al posto di Tofanari.

PRIMO TEMPO

Sono circa 800 gli spettatori presenti quest’oggi al Tre Fontane.

46′ – Finisce il primo tempo. La Roma è chiamata a un miracolo per ribaltare il risultato nella ripresa.

44′ – GOL DEL PALERMO. Lo Faso dimostra tutte le sue capacità trafiggendo Crisanto per la seconda volta in pochi minuti.

42′ – Prova subito a rispondere la Roma. Keba si presenta in area avversaria e coglie il palo.

41′  GOL DEL PALERMO. Bonfiglio trafigge Crisanto con un destro a giro di pregevole fattura.

37′ – Altro calcio di punizione per gli uomini di De Rossi dal limite dell’area palermitana. Ci prova Marchizza con un sinistro a giro ma il pallone non si abbassa e termina alto.

34′ – È sui piedi di Keba la più grande occasione della gara. L’attaccante della Roma non riesce a inquadrare la porta difesa da Guddo per pochi centimetri.

32′ – Sul ribaltamento di fronte i capitolini guadagnano un calcio da fermo da buona posizione. Gran conclusione di Bordin sopra la barriera che non si infila a rete per poco.

31′ – Ottima ripartenza del Palermo che si presenta nell’area di rigore della Roma. Decisiva l’uscita bassa di Crisanto che sventa tutti i pericoli.

26′ – Buona occasione per Keba che viene contrato dai difensori avversari a pochi attimi dalla conclusione. Sul calcio d’angolo battuto poco dopo giallorossi vicini al vantaggio con Soleri che non riesce a centrare lo specchio di testa.

15′ – Bel cross da calcio d’angolo di Bonfiglio su cui Crisanto è costretto a smanacciare in uscita alta. Sul susseguente corner Gallo dei rosanero va vicino alla rete con un colpo di testa che non inquadra di poco la porta.

11′ – Bell’inserimento di Frattesi che a pochi metri dalla porta viene stoppato da un tempestivo intervento di un difensore rosanero.

7′ – Ancora in avanti i giallorossi con Bordin che fa partire un secco destro da 25 metri. Guddo blocca in due tempi.

6′ – Prima conclusione della Roma. Spinozzi inquadra la porta avversaria ma il tiro si rivela un passaggio verso il portiere del Palermo.

2′ – Piccola leggerezza di Marchizza che si fa soffiare la sfera da Lo Faso. Il palermitano calcia debolmente verso la porta non creando problemi a Crisanto.

1′– Inizia la partita. La Roma manovra il primo pallone.

LIVE PREPARTITA

Ore 14.16 – Entrambe le compagini rientrano negli spogliatoi

Ore 14.05 – Squadre in campo per il riscaldamento. I ragazzi di De Rossi, dopo una fase di stretching, si esercitano con le conclusioni verso la porta difesa da Crisanto. Lungo colloquio del mister con Perfection, che tuttavia inizierà la gara dalla panchina.

Ricorso Strootman. Baldissoni: “Riteniamo che non ci fosse accesso alla prova tv. Si mette a rischio la regolarità del campionato”

(E.Bandini) – Giorno del giudizio per Kevin Strootman. Questa mattina alle 10 il centrocampista olandese, il direttore generale Mauro Baldissoni e l’avvocato Antonio Conte si sono presentati presso la Corte Sportiva d’Appello della FIGC per esporre la tesi difensiva per provare ad eliminare la sanzione di due giornate di squalifica che porterebbero il numero 6 giallorosso a saltare le sfide con Milan e Juve. La difesa del club si è basata principalmente sul fatto che Strootman è reo di aver simulato una caduta dopo che gli è stata tirata la maglia da Cataldi. A Trigoria sono inoltre convinti dell’inapplicabilità della prova televisiva, poiché l’arbitro Banti e il quarto uomo Costanzohanno assistito a tutta la scena. Strootman ha chiarito il suo gesto, spiegando di esser caduto per evitare nuovi colpi alle spalle, rialzandosi immediatamente. A supporto di ciò sono state mostrate diverse immagini e video. Baldissoni e Strootman sono arrivati prima delle ore 10. L’incontro è iniziato dopo 20 minuti ed è durato circa mezz’ora. All’uscita, il direttore generale della Roma, ha rilasciato delle dichiarazioni ai cronisti presenti. Queste le sue parole:

Come è andata direttore?
Sapremo tra un’oretta come è andata. Abbiamo espresso le nostre considerazione che già sono note. Riteniamo che non ci fosse proprio accesso alla prova tv per un caso del genere, tra l’altro c’è un’interpretazione un po’ estensiva e a noi preoccupano sempre le estensioni della giustizia sportiva perché vanno un po’ a mettere in discussione la certezza delle regole di diritto che è un presupposto fondamentale e lo è sempre e immaginiamo quando lo debba essere in una competizione sportiva. andare ad immaginare che si applichi una norma che si applica per una simulazione evidente e invece in questo caso è stato ricostruito un caso di simulazione parziale. C’è l’atto violento di Cataldi ma ch’è anche forse una simulazione, forse, per la motivazione che la Procura Federale mi ha voluto dare. Questo va ad aprire nuovi fronti, una nuova frontiera che va a mettere in dubbio la solidità dell’impianto esistente. Pone a rischio la regolarità del campionato in generale ed è un interesse di tutti e che dobbiamo combattere.

Rischio caso Destro?
Non temo niente, abbiamo espresso le valutazioni su questo caso e attendiamo fiduciosi che possano essere prese in considerazione. Questo va ad aprire nuovi fronti, una nuova frontiera che va a mettere in dubbio la solidità dell’impianto esistente. Pone a rischio la regolarità del campionato in generale ed è un interesse di tutti e che dobbiamo combattere.

Marotta ha detto che lei ha parlato da tifoso…
Marotta ha detto delle cose giuste, io sono un tifoso e sono orgoglioso di esserlo, che Gandini è serio è competente, lo è tantissimo. Mi ha anche suggerito di confrontarmi con lui e lo faccio tutti i giorni, tutto il giorno visto che lavoriamo insieme e pensavamo che questo Marotta lo sapesse. Detto questo è evidente che se parla Baldissoni o Gandini è la Roma che parla, non c’è differenza, però Marotta, che è un grande dirigente, sa perfettamente quanto è importante le motivazioni disponibili, come per questa squalifica, non passino al vaglio della Corte Federale perché sa che è nell’interessi di tutti mantenere la certezza del diritto e infatti vi dico che è d’accordo con noi per questo ricorso.

Filtra ottimismo?
Pessimismo e ottimismo non sono categorie che si applicano. Noi abbiamo parlato di temi giuridici e immaginiamo che vengano valutati per quello che sono dalla Corte.

Per la Roma c’è il Milan

Lavinia Colasanto – Il 2016 va verso la sua chiusura ma per la Roma adesso arriva il difficile. All’Olimpico la squadra di Spalletti sfida il Milan nella seconda tappa del trittico che finirà sabato prossimo contro la Juventus. I giallorossi, forti della vittoria nel derby, vogliono staccare la squadra di Montella che a fatica, nell’ultimo turno, ha vinto contro il Crotone. I precedenti non sorridono alla Roma perché in 170 incontri i giallorossi sono usciti vincitori soltanto 43 volte contro le 75 del Milan pareggiando in 52 occasioni. La tradizione della Roma impenna contro Montella perché il tecnico di Pomigliano d’Arco, in campionato, non ha mai battuto la sua ex squadra raccogliendo soltanto 4 punti in 11 partite. Quest’anno più che mai Montella tenta di fare il colpo grosso perché il suo Milan, fuoricasa, ha il miglior rendimento del campionato con 13 punti in 7 partite, arrivati grazie a 4 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte.

Il Milan si presenta alla sfida con qualche giocatore acciaccato come Bacca che, nonostante gli straordinari in allenamento, lascerà il passo a Lapadula che in questo periodo sta facendo molto bene. Sempre infortunato, ma verso il recupero, Bonaventura che ha tenuto col fiato sospeso Montella nelle settimane precedenti. L’azzurro coprirà un ruolo fondamentale in mezzo al campo lunedì sera. E quindi il Milan si schiererà probabilmente col 4-3-3 col punto fisso Donnarumma in porta che sarà coperto da Romagnoli, in crescita quest’anno, e Paletta. In mezzo al campo si gioca il posto Pasalic che proverà a sfruttare la squalifica di Kucka mentre Sosa lascerà il posto al rientrante Bonaventura. Attacco confermato con Niang e Suso sugli esterni e Lapadula punta centrale.

Soltanto un precedente tra Spalletti e Montella, quello dello scorso campionato tra Roma e Sampdoria che ha visto trionfare i giallorossi per 2-1. Spera di ripetere lo stesso risultato il tecnico di Certaldo per sfruttare anche un eventuale passo falso della Juventus impegnata nel derby contro il Torino. Il campionato corre forte e la Roma non vuole farsi trovare impreparata.

Lavinia Colasanto