Yuri Oggiano – La Roma si conferma inarrestabile in casa. E’ questo il verdetto della partita contro il Pescara che i giallorossi portano a casa per 3-2, mantenendo la media di 3 gol all’Olimpico e accorciando il distacco dalla Juventus, ora distante 4 punti. Però non è tutto rose e fiori per Spalletti che in vista del derby deve affrontare la grana difesa. Nel secondo tempo, quasi sulla stessa riga di Bergamo, la Roma lascia spazio agli avversari che possono far male in varie occasioni ma Szczesny, in un paio di interventi, è stato superlativo. Il centrocampo non filtra, i difensori si guardano e il Pescara non se lo fa ripetere due volte andando in gol con Memushaj. All’Olimpico cala il gelo e la serata fredda non aiuta. Reagiscono i giallorossi con Perotti dal dischetto ma è soltanto un raggio di sole in un cielo pieno di nuvole. La squadra di Oddo va ancora in rete con l’ex Pepe, lasciato solo in area di rigore. L’esterno segna di nuovo contro la Roma dopo la punizione nel 3-3 di Verona dello scorso anno. Ai giallorossi lo schiaffo serve col Pescara che esaurisce anche le energie per tentare un affondo finale.
Nella mente del pubblico rimangono la paura e il brivido di una partita messa in discesa dalla doppietta di Dzeko, 12 gol in campionato per lui, nei primi 10 minuti di gioco. E’ proprio da qui che la Roma deve ripartire, dal bomber di Sarajevo che corre per tutto il campo facendo a spallate con i difensori avversari vincendo i contrasti. Il pubblico lo ama e lo inneggia con cori per gran parte della partita così come accade per Perotti che, a forza di finte e dribbling, prova a mettere in ghiaccio la partita. L’argentino sta trovando ritmo e dopo la rabona in Europa League torna in gol anche in campionato.
Il derby è alle porte e le parole di Dzeko e De Rossi suonano come un campanello di allarme per una squadra che non fa della continuità la propria forza. Quindi la Roma proverà ad affidarsi ancora alle sue bocche di fuoco in attacco sperando in una giornata attenta del reparto difensivo perché alla fine è come dice Spalletti: “Per vincere non bisogna essere belli”.
Yuri Oggiano