Fiorentina-Roma. La Viola tra dubbi e futuro

Yuri Oggiano – Un mercato poco scintillante, un avvio di stagione con poche gioie, ma la convinzione di essere una buona squadra con un condottiero in panchina che porta il nome di Paulo Sousa. Questa è la Fiorentina della stagione 2016/2017 che si è affacciata a questo campionato con ambizioni da Champions.

La Serie A per i viola è partita col botto perché il match contro la Juventus era tutt’altro che semplice. I bianconeri hanno vinto ma la Fiorentina si è ben comportata trovando anche il gol del pareggio prima dell’entrata di Higuain che ha sancito i 3 punti juventini. Ottimi spunti per Sousa che è andato via da Torino consapevole che la sua squadra potesse fare bene fin da subito.

E’ stato proprio così visto che alla festa dei 90 anni della Fiorentina è arrivata una pesante vittoria, seppur striminzita, contro il Chievo per 1-0 grazie al neo acquisto Sanches che ha dato equilibrio al centrocampo così come accade in Colombia. Quella contro i veronesi è una vittoria preziosa essendo arrivata in un giorno molto speciale della storia della squadra dei Della Valle.

La pausa delle nazionali ha tagliato le gambe alla Fiorentina che poteva lanciarsi con una vittoria contro il Genoa. A mettere il bastone fra le ruote poi ci si è messo anche il nubifragio che si è abbattuto sul capoluogo ligure. Risultato? Partita rinviata a data da destinarsi e viola nel marasma della parte bassa della classifica.

Sousa si presenta alla sfida delicata contro la Roma con soli 3 punti ed un bottino di 2 gol fatti e altrettanti subiti. Lo scorso anno a Firenze decisero due contropiedi di Gervinho e Salah in quella Roma che era di Garcia e che ora punta dritto in alto.

Yuri Oggiano

Incontro in Campidoglio tra la Raggi e Pallotta: “E’ andata alla grande. Loro sanno che è un progetto importante. Tutto è andato meravigliosamente col Governo italiano” – La sindaca: “E’ andato bene bene, ce ne saranno altri” – Baldissoni: “Tutto è andato bene”

(E.Bandini) – Altra giornata di incontri istituzionali per James Pallotta che, dopo aver incontrato Zingaretti nella giornata di ieri, è pronto a dialogare con la sindaca Virginia Raggi che con sé avrà il vicesindaco Daniele Frongia e l’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini.

LIVE

Ore 12.20 – Da quanto filtra dallo staff della Raggi l’incontro con Pallotta è durato 30 minuti. Presenti erano l’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini, il vicesindaco Daniele Frongia e anche l’assessore ai trasporti Linda Meleo. L’incontro è stato conoscitivo con la Roma che ha presentato le iniziative non legate al calcio. La sindaca ha voluto soffermarsi sul tema sportivo e calcistico con Pallotta che ha spiegato come rivitalizzare le strutture sportive. Il tema dello stadio non è stato affrontato, l’appuntamento è stato più di natura tecnica.

Ore 12.18 – Dal Campidoglio esce anche la sindaca Virigina Raggi. Queste le sue parole: “L’incontro è andato bene bene, è stato un incontro conoscitivo. Direi che è andato bene. Riduzione delle cubature? Non abbiamo parlato di dettagli tecnici, ne parleremo nei prossimi incontri“.

Ore 12.10 – Pallotta, prima di andare via, lancia 10 euro ad un disturbatore televisivo che con un cartello gli chiedeva dei soldi.

Ore 11.50 – E’ terminato l’incontro tra la sindaca Raggi e il Presidente Pallotta. Queste le dichiarazioni del numero uno della Roma: “È stato un buon incontro, molto positivo. È andata bene. Abbiamo mostrato alcune cose e siamo andati più nel dettaglio. Abbiamo raccontato quello che abbiamo fatto negli ultimi 3-4 anni. Alla grande. Loro sanno che è un progetto importante, noi sappiamo che è importante. Sono molto aperti su quello che stiamo facendo, è stata una buona riunione. Ottimista? Io sono sempre stato ottimista, costruiremo lo stadio, non c’è alcun motivo razionale per cui non venga costruito, dobbiamo andare avanti nell’iter nella maniera corretta. c’è una procedura che stiamo seguendo da tre anni e mezzo. Sia ieri (incontro in Regione, ndr) che oggi è andata alla grande, tremendamente bene, sono ottimista. Tutto va alla grande. La prima pietra sarà posata nel tardo inverno di quest’anno. Non ci sono problemi con il cambio del Sindaco, non vedo perché debba essere un problema, abbiamo superato lo scoglio comunale nell’iter. Non ci sono mai stati problemi dall’inizio di questo percorso sullo Stadio della Roma, la gente scrive cose e crea problemi, ma da quando è iniziato tutto è andato meravigliosamente sia con la città di Roma che con il Governo Italiano. Non ci sono problemi, se ci fossero problemi sarebbe solo colpa nostra e al massimo ritarderemmo di un paio di mesi. Ma per come stanno le cose adesso il Comune è stato perfetto“. Baldissoni: “Siamo molto soddisfatti, l’incontro è andato bene“.

Ore 11.09 – La sindaca di Roma Raggi e il presidente giallorosso Pallotta si affacciano dal balconcino che affaccia sui Fori Imperiali e salutano i giornalisti. Lo stesso fanno anche gli altri presenti all’incontro per lo stadio della Roma.

Ore 11.00 – Il Presidente James Pallotta è arrivato in Campidoglio scherzando coi cronisti presenti mimando il gesto della conta per vedere quanti fossero ad aspettarlo. Col numero uno giallorosso sono presenti Simone Contasta di Parsitalia, Umberto Gandini, ad della Roma, Mauro Baldissoni, dg della Roma e David Ginsberg.

Ore 10.55 – Sono arrivati in Campidoglio anche il vicesindaco di Roma Frongia e l’assessore all’Urbanistica Berdini.

Ore 10.37 – La sindaca di Roma Raggi è in Comune in attesa dell’arrivo di James Pallotta in Campidoglio.

Entra Totti nella ripresa e la Roma rialza la testa. All’Olimpico una grande Samp è costretta alla resa.

Totti è ancora al centro della Roma. E’ il capitano, su rigore concesso al fotofinish per fallo di Skriniar su Dzeko, a firmare il successo sulla Sampdoria all’Olimpico: 3 a 2. Ma la trasformazione finale è solo la conclusione più concreta di una prestazione di altissimo spessore, ricca di contenuti tecnici e psicologici. Entrando in campo dopo l’intervallo (e dopo il diluvio che ha costretto l’arbitro a sorprendere il match per 65 minuti), tutto è sembrato meno che quarantenne. Giocate di classe per mandare in gol i suoi compagni, a cominciare da Dzeko che ha sfruttato l’assist per firmare il 2 a 2, e movimenti efficaci per aprire la difesa della Sampdoria. Ovviamente con grande lucidità, utile per trasmettere sicurezza al gruppo. E per restare in scia della Juve che è ancora a punteggio pieno. Totti, al debutto in campionato e alla sua stagione numero 25 in giallorosso, ha riacceso la Roma e anche il pubblico. Pochi tifosi, ma romantici. Che, tifando per il loro unico punto di riferimento, hanno accompagnato la squadra, fin lì timorosa, alla vittoria. Se ne sarà accorto Pallotta che, fino a giugno, ha anche pensato di non confermarlo per l’ultimo anno della sua carriera. Nel primo tempo, nonostante il vantaggio iniziale di Salah, i giallorossi hanno subìto la Sampdoria che, con il talento di Alvarez da trequartista, è riuscita a portarsi sul 2 a 1 con le reti di Muriele e Quagliarella, con Juan Jesus sempre protagonista negativo. Szczesny, indeciso su entrambe le reti blucerchiate, ha poi evitato che si arrivasse alla pausa sul 3 a 1: grande intervento su Quagliarella. Spalletti, nella lunga interruzione, ha aggiustato l’assetto iniziale, inserendo Totti per Perotti e Dzeko per El Shaarawy, decisivi per prendersi i 3 punti. Prima del recupero ha dato. Spazio anche a Iturbe per Nainggolan. Ma sono stati i primi due cambi cambiare lo spirito della squadra che nella ripresa ha meritato il successo per il numero delle occasioni create. Viviano è stato straordinario su Strootman, Dzeko e Salah. Solo Totti. È riuscito a ingannarlo, spiazzandolo su rigore. Che la Sampdoria ha contestato: leggero il tocco di Skriniar su Dzeko. Alvarez è stato espulso al rientro negli spogliatoi per proteste. Ma i blucerchiati, nel secondo tempo, si sono arresi prima dell’episodio finale. Perché la Roma, con il suo capitano in regia, ha alzato il ritmo. E ha dominato la gara fino al traguardo.

Francesco Trinca

Viktoria Plzen-Roma. L’Europa League chiama

Yuri Oggiano – Non c’è tempo di rifiatare per la Roma, perché giovedì si vola in Repubblica Ceca per sfidare il Viktoria Plzen, quarto in campionato ma avversario ostico, ne sa qualcosa il Napoli.

La partita contro la Sampdoria ha appesantito le gambe e la testa, ma è servita a ritrovare un po’ di morale dopo il mezzo passo falso di Cagliari. Ora testa all’Europa League, dove i giallorossi sono chiamati a far molto meglio rispetto alla gara col Porto. Ma i pericoli non mancano, perché anche nell’Europa dei “piccoli” la Roma ha incontrato spesso parecchie difficoltà. Basti pensare all’ultima eliminazione subita per mano della Fiorentina, due stagioni fa. Stesso identico punteggio riscontrato contro il Porto ad agosto: 1-1 esterno e sonoro 0-3 interno!

Ancor più dolorosa l’eliminazione nella prima partecipazione europea dell’era americana. La Roma esce ai preliminari contro lo Slovan Bratislava, con Luis Enrique nella centrifuga delle polemiche.

Ora la squadra è senza dubbio più forte, ma anche più stanca visti i tantissimi impegni già avuti in questo primo mese di stagione. Spalletti dovrà usare gran parte, se non tutta, la sua rosa a disposizione. Contro la Sampdoria Nainggolan è uscito lievemente acciaccato, Strootman ha dato fondo a tutte le sue energie, Salah, Florenzi e Bruno Peres hanno corso come matti e saranno chiamati a recuperare in fretta le energie. Cambio probabile sembra quello relativo al portiere: l’esigenza di rispolverare Alison, impiegato finora solo ad Oporto, e forse anche le prestazioni non troppo convincenti di Szczesny, dovrebbero indurre il tecnico giallorosso a puntare di nuovo sul brasiliano.

In difesa tornerà probabilmente Vermaelen, che potrebbe dirottare Juan Jesus a sinistra e riportare Bruno Peres a destra. L’assenza certificata dello squalificato De Rossi apre il ballottaggio di centrocampo tra Florenzi e Paredes, anche se a riposare, stavolta, potrebbe essere uno tra Nainggolan e Strootman, finora sempre utilizzati da Spalletti e comprensibilmente un po’ a corto di fiato.

A sperare in un posto c’è anche Gerson, che potrebbe trovare spazio pero soprattutto a partita in corso. Davanti tutto gira intorno a Totti, che dopo l’operazione salvataggio compiuta contro la Sampdoria potrebbe aver convinto Spalletti a regalargli finalmente la maglia da titolare.

Yuri Oggiano