All’Inter non riesce l’impresa di riaprire completamente i giochi per il 3° posto. Impedisce alla Roma di allungare la striscia di vittorie ma recrimina per non essere riuscita a conservare il prezioso vantaggio conquistato in avvio di ripresa con Perisic. Il pareggio nel finale di Nainggolan fa felice soprattutto gli uomini di Spalletti che tirano, così, un sospiro di sollievo e tengono a debita distanza una rivale. Un pari giusto, alla fine, per quanto fatto vedere sul campo da due squadre che si sono confermate in grande forma e tatticamente in crescita. L’Inter ha brillato per oltre un’ora mostrando personalità, dedizione e chiarezza di idee. La Roma ha impressionato per il carattere tirato fuori nel finale in cui è venuta fuori di forza, sopperendo così alle diffcoltà incontrare nel mettere in crisi i nerazzurri sul piano del gioco. E il gol di Nainggolan ne è il perfetto emblema.Dopo aver subito (4′) rischiato su un destro al limite di Perotti, l’Inter ha deciso di limitare la velocità delle incursioni degli avanti giallorossi puntando sui bassi ritmi e la gestione del pallone. Una tattica che per oltre mezz’ora ha prodotto l’effetto di disinnescare la pericolosità offensiva degli avversari e anche qualche mezza opportunità, non sfruttata nel migliore dei modi da Ljajic, Perisic e Brozovic. La Roma ha capito di dover cambiare passo e nel finale di tempo (40′) è tornata a rendersi pericolosa con una mezza girata volante di El Shaarawy che ha impegnato a terra Handanovic. Nella ripresa Spalletti ha provato a cambiare qualcosa mettendosi a specchio ma l’Inter alla prima ripartenza, dopo aver rubato palla sulla trequarti, è stata brava a passare (53′): Brozovic ha lanciato in area Perisic che con un preciso sinistro in diagonale ha infilato Szczesny. Spalletti si è giocato la carta Dzeko e il bosniaco, pur non brillando, ha avuto il merito di far arretrare il baricentro dei nerazzurri. Il centravanti giallorosso ha subito impegnato di testa Handanovic in un’azione in cui c’è stato un galeotto pugno aereo (da rigore) di Miranda, non notato da nessuno per la verità in campo, e poi ha incredibilmente mandato alle stelle da favorevole posizione un assist al bacio di Salah. La Roma ha alzato i ritmi e, dopo altre due conclusioni insidiose di El Shaarawy e Salah e un salvataggio sulla linea di Nagatomo in mischia su azione d’angolo, ha meritamente pareggiato (84′), anche se con un pizzico di fortuna: un destro strozzato di Dzeko è diventato un involontario assist per Nainggolan che con una puntata da giocatore di calcio a 5 ha tolto il tempo ad Handanovic e ha infilato il pallone nell’angolo. La squadra di Spalletti ha creduto di poter arrivare alla nona vittoria di fila ma a negarle l’ultima possibilità è stato proprio Dzeko che al 91′ si è trovato sciaguratamente sulla traiettoria di un sinistro da favorevole posizione di Salah. Giusto così. Per questa Inter, dopotutto, sarebbe stata una punizione immeritata.
Francesco Trinca