In un San Paolo stracolmo, ma senza tifo giallorosso, il Napoli di Sarri aveva il dovere di vincere per non lasciare troppo vantaggio all’Inter e per cancellare il 3-2 rimediato a Bologna dalla squadra di Donadoni. La Roma, dal canto suo, dopo delle prestazioni evanescenti, aveva il dovere di non perdere, al di là dei sempre più inopportuni proclami di Mister Garcia.
Una partita strana e non solo perché molto tattica e contratta, ma anche perché c’era la reale possibilità che una delle due formazioni potesse guadagnare l’intera posta.
La Roma è stata fortunata in un paio di occasioni sprecate dai partenopei, ma anche brava in un paio di interventi del portierone polacco che sta riscattando gli errori commessi in passato. Sterile il gioco d’attacco, ma in una delle poche occasioni, i giallorossi erano anche riusciti a battere Reina, con De Rossi che si vedeva poi annullata la rete perchè il guardalinee sventolava la bandierina, sostenendo che la palla fosse uscita nel cross effettuato da Ruediger.
Continuiamo a pensare che questa Roma non è quella che i suoi tifosi speravano. Vero che mancano molti giocatori infortunati, ma pur vero che chi è abile ed arruolato dovrebbe dare di più di quello che ha dato finora.
Si torna da Napoli con un punticino che non fa classifica e neppure morale, aspettando il sorteggio di domani a Nyon dove i giallorossi conosceranno l’avversario che affronterà in Champions nel mese di febbraio. Fatto sta che l’indomito tifoso della Lupa, spera sempre che possa cambiare la sorte e che la Roma torni ad essere quella Magica che lo fa sognare. Non penso che sia credere troppo, perché dopo anni di illusioni e promesse, il tifo romanista dovrebbe pur avere qualche soddisfazione e non solo “consolasse co l’ajetto”.
Francesco Trinca