Roma, riscattato Nainggolan. 10 milioni per il prestito di Ibarbo.

Radja Nainggolan è ufficialmente un giocatore della Roma. Al termine di mesi di trattativa, la società giallorossa ha riscattato l’intero cartellino del belga versando al Cagliari 9 milioni, che si sommano ai 9 già versati tra prestito e prima metà in 18 mesi. Il riscatto di Nainggolan è stato ufficializzato oggi perché domani scade il termine per le comproprietà, solo a luglio (per motivi di bilancio) sarà ufficializzato invece l’acquisto di Ibarbo. A cifre molto alte: oltre ai 2,5 milioni già versati per il prestito, la Roma ne verserà circa altri 10 per il solo prestito. Fuori dalla trattativa invece Davide Astori: dopo i 2 milioni versati per il prestito, il difensore non è stato riscattato.

Direttamente da Ibiza, Nainggolan ha espresso (ovviamente su Twitter) tutta la sua felicità: “Oggi è un giorno fantastico, finalmente sono al 100% giallorosso, quello che abbiamo sempre voluto io e la società. Ringrazio il club e Pallotta per il grande sforzo, ripagherò in campo come ho fatto finora e anche di più. Forza Roma! Adesso testa alla prossima stagione!”. Tra i primi a brindare con lui Miralem Pjanic, con cui il belga sta trascorrendo le ferie in Spagna.

Per il centrocampista ex Cagliari 45 presenze in stagione con 5 gol e 6 assist. Da quando è arrivato a Roma, è stato subito messo al centro del progetto tattico da Garcia. Raramente il francese ha fatto a meno di Nainggolan in stagione. Fondamentale il suo apporto per la conquista di un secondo posto che, un paio di mesi fà paradossalmente, sembrava essere diventato un’utopia.

Francesco Trinca

L’Inter vince il derby di mercato con il Milan: Kondogbia è ufficialmente alla corte di Mancini.

Goeffrey Kondogbia sarà un giocatore dell’Inter. Nel lungo derby di mercato disputato sul campo neutro di Montecarlo i nerazzurri hanno effettuato il sorpasso sul Milan: Ausilio e Fassone hanno chiuso l’accordo con il centrocampista francese ha firmato fino al 2020 per 4 milioni più bonus a stagione e lunedì effettuerà le visite mediche. Al Monaco andranno 35 milioni più 5 di bonus, ma è stata l’offerta più alta al giocatore, più che quella al club, a fare la differenza rispetto ai rossoneri. Forse non decisiva, ma sicuramente importante, anche la telefonata di Mancini: il tecnico aveva chiamato il giocatore già venerdì mattina, si è ripetuto 24 ore dopo. La svolta è arrivata tra ieri sera e stamattina con l’arrivo dei dirigenti interisti a Montecarlo: a quel punto Adriano Galliani aveva già incontrato Vadim Vasilyev, vicepresidente del Monaco, e gli agenti del centrocampista, così il Milan sembrava in vantaggio. La trattativa, però, non era chiusa, così si è inserita l’Inter, con la cena tra Ausilio, Fassone e il d.g. del Monaco, Harold, e prima ancora una telefonata di Mancini al giocatore in mattinata. “Chi vince si dissangua e non è detto che sia il vero vincitore”, aveva detto Galliani, profetizzando un rialzo del prezzo del cartellino fino a 40 milioni. Alla fine ha ceduto. Un colpo importante, il più costoso dell’era Thohir, il secondo nel complesso della storia dell’Inter: più di Ronaldo, Diego Milito e Ibrahimovic. Solo per Christian Vieri (90 miliardi di lire) l’ex patron Massimo Moratti aveva speso di più, superato di un soffio l’acquisto di Crespo a 36 milioni.

Classe 1993 il nuovo tassello del mosaico di Mancini sembra perfetto per il centrocampo dell’Inter. Qualità e quantità che abbiamo intravisto nella sfida Champions fra Monaco e Juventus in cui Kondogbia si è messo in luce con un’ottima prestazione. Dominatore nelle palle alte e direttore d’orchestra per la costruzione dell’azione. Dopo la stagione del lancio con la maglia dei rojiblancos di Siviglia, la definitiva esplosione con la maglia del Monaco, ora al romanzo del francese verrà aggiunto un capitolo a tinte nerazzurre. Chissà se sarà un nobile eroe oppure una semplice figura di passaggio. L’impressione è che sia già sbocciato l’amore fra la Milano “Internazionale” e l’ex monegasco.

Francesco Trinca

Notte bianconera amara a Berlino. Rakitic, Suarez e Neymar firmano il successo blaugrana.

Stavolta non è lieve la notte di Berlino. A 9 anni di distanza dal trionfo azzurro, la Juve non riesce a ripetere l’impresa dell’Italia a Germania 2006 e lascia al Barcellona l’onore di alzare in cielo la sua 5/a Champions League. Sfuma il sogno del primo storico “triplete” ma i bianconeri escono, comunque, dall’Olympiastadion a testa alta. A lungo hanno tenuto dignitosamente testa ad un avversario confermatosi più forte e hanno pure un piccolo rimpianto. Se sull’1-1 l’arbitro Cakir avesse ritenuto fallosa una dubbia trattenuta in area di Alves ai danni di Pogba forse ora staremmo qui a scrivere un’altra storia. Ma va riconosciuto, ad ogni buon conto, che hanno vinto i più forti. La Juve è partita bene, pressando alto e creando un paio di affanni difensivi ai blaugrana. Ma al primo affondo dei catalani (4’) si è ritrovata sotto: Neymar ha smarcato in area Iniesta che dopo aver fatto accentrare su di sé Bonucci ha servito al centro Rakitic che con un comodo sinistro da 9 mt ha infilato Buffon. Il Barcellona si è galvanizzato e con i suoi soliti passaggi veloci al limite dell’area ha creato altri tre brividi a Buffon prima della fine del tempo con Neymar (palla di un soffio oltre l’incrocio), Alves (destro sventato dal portierone bianconero) e Suarez (diagonale a lato di un nulla). La Juve ha replicato a sprazzi, riuscendo a rendersi pericolosa dalle parti di ter Stegen solo con due tiri dal limite fuori misura di Vidal e Morata. La squadra di Luis Enrique in avvio di ripresa ha dato l’impressione di poter dilagare ma non è stata cinica. E, così, dopo non aver chiuso i conti con Suarez (2) e Messi, ha incassato la doccia fredda dell’1-1 (55’): Marchisio di tacco ha lanciato in area sulla destra Lichtsteiner che ha centrato di prima per Tevez. L’”Apache” in girata ha impegnato ter Stegen che nulla ha potuto sul successivo tap-in dell’accorrente Morata.La Juve si è rianimata ed è andata anche vicina al raddoppio con due conclusioni da fuori di Tevez e Pogba. La svolta al 68’: su un cross di Vidal, Pogba è caduto in area leggermente cinturato da Alves e sulla ripartenza il Barcellona ha colpito con Suarez, lesto a riprendere un sinistro di Messi respinto corto da Buffon. I blaugrana hanno insistito e al 72’ hanno anche triplicato con Neymar su cross dalla sinistra di Alba: un gol annullato dalla terna arbitrale per un tocco di mano (evidentemente involontario, però) dopo un primo colpo di testa del brasiliano. La Juve ha ringraziato e, pur faticando a dare continuità alla propria manovra, nel finale per tre volte ha sfiorato il 2-2. Prima con un tocco involontario di schiena di Mascherano che ha sfiorato la propria traversa dopo una maldestra uscita su un angolo di ter Stegen, poi con un colpo di testa di poco alto di Pogba infine, al 90’, con un gran sinistro da 28 mt di Marchisio, deviato in angolo dal portiere con la punta delle dita. Il Barcellona ha resistito e al 97’ ha messo il sigillo sul trionfo con Neymar, lanciato in area solitario in contropiede da Pedro. Il sogno bianconero, così, svanisce. Ma resta la consapevolezza di aver ormai acquisito di diritto un posto tra le più grandi d’Europa.

Francesco Trinca

Ufficiale: Paulo Dybala è un nuovo calciatore della Juventus. Al Palermo 32 milioni di euro.

Ora è ufficiale: Paulo Dybala è un giocatore della Juventus. Il club bianconero ha infatti pubblicato sul suo sito internet un comunicato con tutti i dettagli dell’affare. L’argentino ha siglato con la Juve un contratto di cinque anni. Al Palermo vanno invece 32 milioni di euro pagabili in quattro esercizi più 8 milioni di bonus al raggiungimento di determinate condizioni a partire dalla stagione 2015/2016.

IL COMUNICATO DELLA JUVENTUS

La Juventus comunica di aver perfezionato l’accordo con il Palermo per l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Paulo Dybala a fronte di un corrispettivo di € 32 milioni pagabili in quattro esercizi.
 
 Il valore di acquisto potrà incrementarsi di € 8 milioni al maturare di determinate condizioni nel corso della durata contrattuale.
 Gli effetti economici e patrimoniali di tale acquisizione avranno effetto a decorrere dalla stagione sportiva 2015/2016. 
 
La Juventus ha sottoscritto con lo stesso calciatore un contratto di prestazione sportiva quinquennale.

IL COMUNICATO DEL PALERMO

“L’U.S. Città di Palermo comunica di aver ceduto a titolo definitivo alla Juventus l’attaccante Paulo Dybala. A Paulo i più sinceri auguri per il prosieguo della carriera da parte del Presidente Maurizio Zamparini e dell’intera famiglia rosanero”.

n Argentina, viene soprannominato La Joya (il gioiello). A Palermo, gli viene assegnato il soprannome affettuoso “U picciriddu” (il bambino).

Suo nonno Bolesław era polacco; la sua famiglia ha anche origini italiane grazie alla nonna materna, che gli hanno permesso di ottenere la cittadinanza italiana il 13 agosto 2012.

Così dopo tre anni termina l’avventura di Dybala al Palermo. In Sicilia nella stagione appena conclusa, grazie alla perfetta sintonia creatasi in campo con “el mudo” Franco Vazquez, il neo attaccante bianconero è riuscito a siglare 13 reti in 34 presenze. Gol e giocate che gli hanno consentito il salto di qualità. Ora però dovrà dimostrare il suo valore in una grande.

Francesco Trinca